dal regolamento metodologico di branca e/g, pag. 115:
Per il raggiungimento delle tappe vengono prefissate alcune mete che hanno
lo scopo di aiutare i ragazzi e le ragazze nella formazione del carattere
attraverso la scoperta della propria originalità, la comprensione e
l'accettazione dei propri limiti e talenti, nello sviluppo di tutte le
dimensioni della propria personalità. Esse vengono fissate all'inizio del
tempo dedicato alla tappa ed in seguito, dall'esploratore e dalla guida,
dialogando con il /la Caporeparto tenendo conto di quanto è stato espresso
negli ultimi Consigli della Legge e quindi, messe a conoscenza di tutta la
comunità di Reparto e, in modo particolare, della comunità di squadriglia
che contribuiranno con l'interessato a tradurle in obiettivi
...
Le mete devono essere impegnative, ma proporzionate alle forze dei ragazzi e
richiedere sforzo e tenacia per il loro raggiungimento. È essenzial che le
mete da raggiungere siano concrete, legate alla vita quotidiana del ragazzo
e della ragazza nel Reparto e fuori di questo.
...
In occasione di ciascuna impresa ogni Esploratore e Guida si assume, o
riceve dalla comunità di appartenenza, particolari obiettivi. Questi nascono
da una parte delle mete e, dall'altra, dall'impresa che si sta vivendo. Gli
obiettivi e i posti d'azione vengono fissati all'inizio e verificati al
termine dell'Impresa
....
Gli obiettivi nascono tra i ragazzi, in squadriglia e nella comunità di
reparto o di Alta Squadriglia e sono la traduzione delle mete in "cose da
fare": sono pertanto estremamente concreti, strettamente legati alle imprese
del momento e non hanno mai un contenuto teorico o astratto
Questo dice il metodo. Ma nella pratica, almeno nella mia zona, noi siamo
tra quei pochi staff che cercano quantomeno di tendere verso ciò che hai
letto sopra...
Sperando di esserti stato utile,
ti auguro buona caccia.
Checcuzzo
ScoutTag: Giugliano 2 (NA) (AGESCI) CapoReparto