Discussione:
catechesi x route RS
(troppo vecchio per rispondere)
Mattia
2004-06-21 14:56:27 UTC
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Ciao a tutti!
sto preparando con il nostro "gruppo preghiera" del clan,
la catechesi da seguire durante la route estiva...
qualcuno ha qualche suggerimento, visto che non ne ho mai organizzata una?
cioè... che non sia la solita cosa "pallosa", ma che interessi un po' i
ragazzi...magari con tematiche attuali...
grazie

Mattia
Enzo Cuppone
2004-06-22 09:39:23 UTC
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Senza sapere l'argomento o il tema della vostra route non penso ke qualcuno
ti possa aiutare.

;)
Post by Mattia
Ciao a tutti!
sto preparando con il nostro "gruppo preghiera" del clan,
la catechesi da seguire durante la route estiva...
qualcuno ha qualche suggerimento, visto che non ne ho mai organizzata una?
cioè... che non sia la solita cosa "pallosa", ma che interessi un po' i
ragazzi...magari con tematiche attuali...
grazie
Mattia
Mattia
2004-06-22 13:39:08 UTC
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uhm... ancora lo dobbiamo decidere...
di universale non c'è niente vero?
ok... allora vi farò sapere....
ciao ciao
Mattia
Post by Enzo Cuppone
Senza sapere l'argomento o il tema della vostra route non penso ke qualcuno
ti possa aiutare.
Leone Canterino
2004-06-22 18:38:15 UTC
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Perchè non provate a mettere insieme le domande che più vi mettono "in
crisi" e da quelle partire per un idea di catechesi?

Ciao
--
Massimo Nicosia - Leone Canterino
SCOUT Tag: Catania 18 (CT) (AGESCI) - Capo Gruppo, Capo Clan
visita il sito del nostro gruppo: http://www.librino.it/catania18
Post by Mattia
Ciao a tutti!
sto preparando con il nostro "gruppo preghiera" del clan,
la catechesi da seguire durante la route estiva...
qualcuno ha qualche suggerimento, visto che non ne ho mai organizzata una?
cioè... che non sia la solita cosa "pallosa", ma che interessi un po' i
ragazzi...magari con tematiche attuali...
grazie
Mattia
Nicolini Romano
2004-06-22 20:38:48 UTC
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Post by Mattia
sto preparando con il nostro "gruppo preghiera" del clan,
la catechesi da seguire durante la route estiva...
qualcuno ha qualche suggerimento, visto che non ne ho mai organizzata una?
cioè... che non sia la solita cosa "pallosa", ma che interessi un po' i
ragazzi...magari con tematiche attuali...
grazie
Post by Mattia
Mattia
pROVA CON QUESTO SISTEMA: SE PIACE, TI POSSO INVIARE ALTRO MATERIALE.
D.ROMANO NICOLINI TEL.0541 606577
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ESCE IN MARE SOLO CHI OSA FARLO.

Questo titolo prende lo spunto da una frase simile: Sa volare solo
chi osa farlo.

Esso rimanda alla storia raccontata da De Mello: un aquilotto
orfano fu affidato ad un contadino ed allevato in mezzo alle galline.
Questo aquilotto era convinto che avrebbe passato tutta la sua vita
starnazzando per terra come le galline quando un giorno un cacciatore lo
costrinse a fissare il sole :dapprima non voleva farlo ma poi la sua natura
di aquila prese il sopravvento perchè solo le aquile possono tenere gli
occhi fissi sul sole. Fu così che quell'aquilotto che credeva di essere
capace di vivere sempre a terra come le galline,alla fine prese il volo
verso il cielo.

Anche noi scouts, se sapremo guardare al mare senza troppe
paure,vedremo che ci educherà al servizio ed alle scelte più coraggiose.

A)

UN ESEMPIO DI UOMO CORAGGIOSO CHE HA AFFRONTATO IL MARE:SAN FRANCESCO
SAVERIO.

1) Francesco Saverio è un nobile spagnolo che studia a Parigi verso la
metà del 1500.

Un giorno incontra un suo conterraneo,Ignazio di Loyola che lo ferma per
strada e,senza tanti complimenti lo affronta:

"Francesco, non ti senti bruciare l'animo al sapere che nazioni su
nazioni abbandonano la fede cattolica di Roma per
seguire l'eresia protestante luterana? "

"Sì,Ignazio,ma cosa ci possiamo fare? Noi siamo due piccoli uomini
davanti a grandi problemi"

"Vuoi fondare con me una milizia di Dio,una Compagnia di Gesù, che
si dedichi solo a far conoscere il messaggio cristiano? "

"Sì,Ignazio,vengo con te dovunque andrai".

2) Senza troppi indugi, Ignazio e Francesco partono per Roma dove
fondano davvero una "compagnia" (=un battaglione) di persone che si dedicano
con tutte le forze a portare il nome di Gesù fra quelli che ancora non lo
conoscono.

3) Alcuni gesuiti partono per l'America Latina e danno vita ,fra l'
altro, alle Missioni del Paraguay: un esempio di incredibile amore fraterno
che però è stroncato sul nascere dai governi di Spagna e Portogallo: sulla
loro vicenda è stato girato il famoso film:Mission.

4) San Francesco Saverio vede che c'è ancora un'area vastissima da
conquistare a Cristo:l'Asia. Con un coraggio incredibile, lui che era
sempre vissuto in terra, si imbarca per l'India e vi giunge dopo addirittura
due anni di viaggio.

5) In India,nelle Filippine,nella Indocina,in Giappone...San Francesco
Saverio passa come un ciclone annunciando la Fede cristiana in mezzo a
difficoltà indicibili. Muore nel 1552.

6) Oggi queste nazioni non sono del tutto cristiane ma il ricordo di
questo Santo è tuttora oggetto di grande ammirazione.

7) *** Anche noi scouts abbiamo la possibilità di imbarcarci nella
impresa più entusiasmante che esista:portare Dio a nostri amici usando lo
strumento dello scautismo e della nautica.

8) *** Cerchiamo di manifestare davanti a Dio ed ai fratelli la nostra
volontà di andare avanti ad ogni costo segnandoci con l'acqua santa(ICONA:
ACQUA SANTA: ci ricorda che bisogna portare Dio agli altri affinchè Dio
regni nel cuore e nella società) che ora ci viene portata davanti.

9) *** Solo se abbiamo il coraggio di prendere il largo con Dio
sappiamo che otterremo dei risultati duraturi

10) ( Tutti si segnano con l'acqua santa mentre si può cantare il canto
della Promessa).




B)

UN ESEMPIO DI UOMO CORAGGIOSO CHE HA AFFRONTATO IL MARE: THOR HEYERDAHL.

1) Thor Eyerdahl è uno scout norvegese che , finiti gli studi liceali,
si appassiona alla geografia umana: è convinto che tutte le popolazioni del
mondo hanno avuto origine dallo stesso ceppo e che quindi ogni discussione
sulla superiorità di questa o quella razza è del tutto inutile.

2) Mentre studia alla università , dal continente arrivano notizie
sempre più allarmanti dei discorsi di Hitler e Mussolini che parlano di
razze superiori e di inferiori.

3) Thor Heyerdhal è profondamente sdegnato contro queste affermazioni
ma gli mancano le prove scientifiche . Come è possibile ,per esempio, che
le popolazioni della Polinesia e della Australia siano derivate da quelle
sudamericane se le distanze sul mare sono assolutamente insormontabili?

4) Thor sente che deve essere possibile dimostrare che una barca di
balsa,solo sospinta dal vento ,possa reggere il mare dalle coste del Cile
fino alle isolette della Polinesia e che quindi alcune popolazioni
sudamericane possono essere arrivate là nella notte dei tempi.

5) Thor avverte che la sua tesi nei fatti è quasi impossibile da
dimostrare. Dopo aver interpellato un gran numero di persone,alla fine
prende una decisione: sarà lui a varare una barca di balsa,con lo scafo e le
vele di canna attorcigliata e con remi derivati da un albero.

6) Incredibilmente il progetto di Thor Heyerdahl si avvera : aiutato
da altri 4 coraggiosi la KON TIKI (così è stata battezzata la barca ,dal
nome di una antica divinità) prende il largo dalle coste del Cile diretta in
Polinesia. E' l'anno 1947.

7) Ovviamente l'opinione pubblica è contraria alla avventura di questo
idealista norvegese che vuole dimostrare la unità della razza umana
rischiando la pelle in maniera così esagerata.

8) Passano tre mesi: vivendo di pesca e di acqua piovana, facendo
sacrifici inauditi per tenere a galla una barca di legno che si imbeve
sempre più di acqua, Thor Heyerdahl giunge nelle isole di Pasqua e
dimostra con i fatti che c'è una sola radice all'origine della
umanità:anche le popolazioni indonesiane possono aver avuto la loro radice
in quelle sudamericane.

9) Thor Heyerdahl è accolto come un eroe: la sua Kon Tiki si trova
ancora oggi nel Museo Nazionale Norvegese come simbolo della grandezza d'
animo di questo scout.

10) Ritiratosi a Laigueglia,in Liguria, Thor Heyerdahl è morto nel 2002: un
eroe che ha fatto onore alla sua patria,alla umanità,allo scautismo ed anche
,in parte,all'Italia nella quale ha voluto restare per sempre.

11) E' una persona che ha osato uscire in mare per fare del
bene.(ICONA:UNA VELA DI BALSA, IN STILE VIKINGO: ci ricorda di essere
coraggiosi e andare contro - corrente).




C)

UN ESEMPIO DI UOMO CORAGGIOSO CHE HA AFFRONTATO IL MARE:PADRE DAMIANO DE
VEUSTER.

1) Questo personaggio,vissuto agli inizi del 1900, non ha avuto un
rapporto specifico con il mare ma è proprio su di esso che ha preso la
decisione più importante della sua vita: stare con i lebbrosi.

2) Damiano de Veuster nasce nel 1840 nel Belgio fiammingo,quello che
ha una lingua simile al tedesco. La sua famiglia è povera ma Damiano ha la
fortuna di ricevere dalla Provvidenza un fisico portentoso. A 18 anni fa
parte della squadra nazionale belga di Hockey su ghiaccio.

3) Malgrado le soddisfazioni che gli vengono dallo sport, Damiano non è
contento: la celebrità che gli viene dai successi ha la durata di un soffio.
Per questo,finito il liceo,entra nella congregazione religiosa dei Sacri
Cuori di Gesù e Maria,detta di "picpus". E' proprio il caso di dirlo:Damiano
decide di giocare nella squadra di Dio.(*)

4) Ordinato sacerdote,P.Damiano chiede di andare missionario. Dapprima
percorre in lungo ed in largo vaste zone del Sudamerica ma poi viene
inviato nella diocesi missionaria delle Hawaii.

5) In questo immenso arcipelago,parte degli Stati Uniti,fra le altre
cose c'è una malattia che nessuno si aspetterebbe di trovare:la lebbra.
Il terrore di questa malattia è così grande che i lebbrosi vengono
abbandonati come animali su una sperduta isoletta:MOLOKAI. Chi vi giunge
sopravvive a stento vivendo come una bestia e poi muore senza la minima
assistenza. Tutti sanno che chi vi mette piede prima o poi diventa lebbroso.

6) Un giorno il Padre superiore della congregazione riunisce i
missionari nel capoluogo del Regno delle Hawaii. Dopo lunga esitazione, il
padre superiore dice: "Cari confratelli, sto per farvi una comunicazione
grave: vi chiedo di non sentirvi costretti ma solo interpellati davanti
alla vostra coscienza. Mi è stato chiesto di mandare un missionario a
Molokai,l'isola dei lebbrosi. Io non ho il coraggio di chiederlo a nessuno
in particolare perché so che lo condannerei a morte certa. Vi dico soltanto
il problema:voi pensateci e domani datemi una risposta qualsiasi,senza
sentirvi costretti."

7) I missionari ascoltano con il capo chino e tacciono: anche se sono
uomini rotti ad ogni fatica, il terrore di morire lebbrosi li inchioda.
Nessuno parla e nessuno osa chiedere nulla agli altri.

8) Giunge la mattina successiva. Alla domanda del superiore nessuno osa
parlare. Dopo alcuni minuti il padre superiore sta per trarre le
conclusioni ovvie:nessuno si sente di andare ma lui non costringerà nessuno
perché sa che è una richiesta disumana. I missionari stanno per alzarsi
quando si leva una mano: è Padre Damiano de Veuster :Vado io! , dice con la
voce rotta dalla emozione.

I confratelli gli sono intorno per cercare di dissuaderlo:Sei troppo
giovane.Hai una salute di ferro ma lì ti ammalerai subito.Non potrai mai
più uscire né rivedere i tuoi cari e la tua patria.

9) P.Damiano non si arrende. Riunite le sue cose,sale sul primo
brigantino che fa vela verso Molokai.

10) Giunto nelle sue vicinanze, il brigantino getta l'àncora stando ben
attento di non avvicinarsi alla spiaggia.Dalla sua fiancata pende una
lancia a remi: chi vi sale sopra viene abbandonato al suo destino e non ha
altra soluzione che andare a Molokai,cioè a morire lebbroso.

11) Padre Damiano ha un attimo di esitazione:la visione terrificante dei
lebbrosi ridotti a larve umane lo soffoca. Se sale su quella barca non
tornerà mai più indietro. Per alcuni interminabili minuti rimane fermo,in
mezzo al silenzio costernato dell'equipaggio che sa tutto.

12) Una preghiera al cielo,un segno di croce e via! Padre Damiano de
Veuster sale sulla scialuppa che lo porterà a raggiungere i fratelli più
abbandonati del mondo,le immagini più autentiche del Figlio di Dio che ,
come dice Isaia,per colpa dei carnefici ha il volto sfigurato come un
lebbroso.

13) Padre Damiano sbarca a Molokai. Stenta a farsi accettare dai lebbrosi
ivi degenti ma poi, con la sua simpatia e la sua forza,riesce ad organizzare
un minimo di vita civile così che,dopo alcuni anni, c'è un servizio
sanitario interno di buon livello,capace di amministrare bene le scarse
medicine che il governo invia.

14) Anche la sua chiesa,dapprima vuota e presa a sassate,pian piano diventa
un enorme focolare di fratellanza.Chi muore ha almeno la grazia di essere
attorniato da fratelli che lo assistono.

15) Passano pochi anni e Padre Damiano si ammala. La sua forte fibra di
atleta rallenta il decorso della malattia ma poi è costretto a cedere.
Attorniato da tutti i suoi fratelli lebbrosi,mentre i giornali fanno
conoscere al mondo la eroicità della sua scelta,Padre Damiano muore in
giovane età, a 49 anni,nel 1889. Entro il 2003 il Papa proclama santo
questo simpaticissimo eroe dell'amore fraterno.

16) Il suo viaggio sul mare ,dal brigantino alla spiaggia di Molokai, gli è
costato molto ma il suo gesto ha mostrato al mondo che l'amore di Dio non ha
confini e che è bello dare la vita per un ideale. Per questo si è detto all'
inizio:ESCE IN MARE SOLO CHI OSA FARLO.

(ICONA: UN NORMALE PALLONE DA CALCIO: CI RICORDA CHE è BELLO IMPEGNARSI A
GIOCARE NELLA SQUADRA DI DIO)

(*) Esiste un bellissimo libro di Don Pedro Olea che reca lo stesso titolo.
E' edito dalla Fiordaliso.



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D) SAN PAOLO(1° PARTE)

1)SAN PAOLO:la sua figura.

San Paolo è un ebreo della tribù di Beniamino ma nasce praticamente in
occidente, a Tarso, nella attuale Turchia, dove l'influsso della Grecia e di
Roma è assolutamente determinante.

2)Piccolo di statura, forse con una costituzione fisica alquanto massiccia,
Paolo è un tipo estremamente emotivo e passionale. Quando si butta in una
impresa non conosce limiti o paure.

Ha un "dèmone che lo schiaffeggia", forse una malattia di cui si non vuol
parlare, forse una difetto di cui si vergogna: ha pregato insistentemente il
Signore di esserne liberato ma ha trovato risposta negativa.

Questo piccolo particolare ce lo rende quanto mai simpatico perché tutti noi
abbiamo qualcosa di cui non ci piace parlare. In poche parole: San Paolo è
un uomo come noi.

3)Il suo vero nome era Saulo. Da ragazzo aveva partecipato molto volentieri
alla lapidazione di Santo Stefano : essendo ancora minorenne non poteva
lanciare i sassi ma , pur di rendersi utile , si era offerto a custodire i
mantelli di coloro che li tiravano su Stefano.

4)ATTI DEGLI APOSTOLI 7,55-60

5) Finita l'esecuzione, Saulo si getta con entusiasmo nello studio della
Legge ebraica: gli piaceva ma probabilmente restava perplesso davanti alla
complicazione della stessa: per ogni più piccolo gesto bisognava attenersi
ad una serie sterminata di gesti rituali dei quali alcuni del tutto
insignificanti.

Soprattutto gli dava fastidio il fatto che alcuni gesti fossero portatori
di salvezza o di condanna per il solo fatto che avvenissero:bastava - per
esempio - che al mercato uno toccasse inavvertitamente uno straniero per
doversi sottoporre a purificazioni interminabili.

6)DAL VANGELO SECONDO MATTEO 15,1-20

7) In ogni caso Saulo continuava la sua strada. Lo irritava il fatto che i
cristiani, pur così poveri e deboli, si fossero conquistata una fama di
persone ricche di aiuto reciproco, di fratellanza, di amore vissuto e
concreto.

8) ATTI DEGLI APOSTOLI 2,42-48

9) Saulo è un duro: questi cristiani che smantellano l'ebraismo a suon di
buon senso e la povertà a suon di aiuto fraterno vanno eliminati. Saputo
che a Damasco c'è un covo di cristiani, Saulo si fa dare una scorta armata
per stanarli e distruggerli. Ma lungo la strada Gesù lo attende: non può
permettere che una persona così generosa (anche se lavora dalla parte
sbagliata) spenda le sue forze per una causa che non sta in piedi. Gesù gli
appare a Saulo crolla.

10) ATTI DEGLI APOSTOLI 9,1-9

(ICONA: ALCUNI SASSI: CI RICORDANO COME SAN PAOLO HA PARTECIPATO ALLA
LAPIDAZIONE DI SANTO STEFANO MA POI E' CROLLATO DAVANTI ALL'ESEMPIO DEI
PRIMI CRISTIANI).

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SAN PAOLO (2°PARTE)

11) Saulo non si arrende: vuole sapere tutto - proprio tutto - di quel
Nazareno che gli ha parlato. Visto che Ananìa non è all'altezza, si rivolge
direttamente a Pietro, poi a tutti i fratelli, poi va nel deserto,poi torna
a Gerusalemme per chiarirsi le idee. Soprattutto vuol sapere come fa un Dio
ad essere presente dentro l'insieme dei suoi seguaci (corpo mistico) e non
invece averli alle sue dipendenze. Saulo sa benissimo che a Roma e ad Atene
gli dei sono ben sopra i fedeli, mai in mezzo :in Campidoglio o nella
Acropoli nessuno ha il coraggio di sentirsi pari dei sommi dei.

12)Ad un certo punto Saulo prende una decisione:lascia il suo nome ebraico
che evoca un grande re d'Israele e opta per un nome latino:Paolo. Forse
con questo compie una svolta radicale: vuole che il cristianesimo si vesta
delle idee e delle conquiste nobilissime che l'occidente propugna
attraverso l'impero romano.

13)Paolo ha una intelligenza vivacissima, come non ha nessuno degli apostoli
che vengono dal duro lavoro del mare o dei campi: capisce che bisogna
buttare a mare le abitudini ebraiche e modernizzarsi:la divisione fra le
razze, la circoncisione , la proibizione di mangiare salumi, le
abluzioni.... sono tutte usanze che non si possono imporre ai raffinati
esponenti della cultura occidentale. E' una scelta intelligente che
crea un fossato enorme fra Paolo e i vecchi ebrei osservanti: da quel
momento egli sarà indicato come il fumo negli occhi e odiato ancora più di
Gesù.

14)Visto che a Gerusalemme l'opposizione cresce, Paolo parte per l'
Occidente.

Usa i mezzi di trasporto più veloci del tempo, approfitta della perfetta
organizzazione romana per la quale una lettera arrivava quasi prima di quel
che non arriva oggi, sfrutta a suo vantaggio la cittadinanza romana che
possiede dalla nascita e si insinua in ogni spazio libero che trova: parla
di Gesù ad ebrei e romani, greci e barbari, ricchi e poveri, operai ed
intellettuali....

15) Paolo è un uragano : ha fretta di far sapere a tutti che davvero un
mondo nuovo può nascere, dove ognuno è uguale agli altri , nessuna razza o
nazionalità è messa in disparte, nessuna conquista della scienza viene
disprezzata.

16)Ad Atene, Paolo compie il suo capolavoro: parla nella piazza dove
soggiornano gli intellettuali più sapienti del mondo e indica loro che la
vera sapienza si avrà quando accetteranno Cristo, colui che ha fatto la
sintesi di ogni conquista umana.

17) ATTI DEGLI APOSTOLI 17,16-34

18) Ormai Paolo , detto l'apostolo delle genti, è un pericolo pubblico per i
vecchi ebrei sparsi per il mondo che se lo vedono catapultare addosso ogni
volta che vanno nelle sinagoghe. Gli ebrei usano il potere costituito a
loro vantaggio: convincono il governatore romano ad imprigionare Paolo
perché sovverte l'ordine pubblico.

19) A dire il vero il governatore romano non vede niente di male nelle
affermazioni di Paolo: "Al massimo - pensa - si sarà fissato di credere che
Gesù è ancora vivo; ma se così fosse che male c'è?"

Ancora una volta il governatore romano , come Pilato , ha paura delle noie
con i suoi superiori e fa'imprigionare Paolo per fare un favore ai capi
ebrei.

Accade così che Paolo parta per Roma: lui è un cittadino romano e può essere
giudicato solo nell'Urbe del Cesare Nerone.

20) Nel viaggio Paolo per poco non muore affogato per un naufragio vicino a
Malta ma si salva e giunge finalmente all'Urbe.

21)Paolo sa benissimo che , se conquista i Romani , ha il mondo in pugno.
Per questo approfitta della legislazione romana che è estremamente liberale
e gli concede di affittare una stanza pur avendo dietro un soldato romano
che lo bada: Roma è davvero la capitale della intelligenza , dove il buon
gusto si esprime nelle immense e bellissime costruzioni che tuttora formano
il vanto di ogni popolo sottomesso. Non sappiamo niente del periodo romano
ma possiamo immaginare che Paolo si sia scatenato a parlare di Gesù a quel
popolo che dominava il mondo dall'alto della sua enorme intelligenza. Non ci
risulta quali e quanti romani abbiano scelto di passare dalla parte del
cristianesimo per merito delle parole di Paolo: non ci interessa saperlo
perché il risultato finale parla da solo : Roma finisce di dominare il
mondo con la spada e continua immortale ad essere faro di civiltà nei
secoli.

22)Paolo muore decapitato sotto la persecuzione di Nerone, forse nel 67 , ma
la voce di questo apostolo risuona ancora nel mondo. Roma cristiana,
convertita dalla testimonianza di Pietro,Paolo e innumerevoli martiri è
ancora oggi un punto di riferimento insostituibile per la pace nel mondo.

Uno degli artefici del prestigio di Roma è quel piccolo, trasandato ,
massiccio, impetuoso e infaticabile apostolo della modernità:Paolo di
Tarso.

23)Terminiamo con l'inno alla carità, forse la pagina più bella uscita dalla
penna incandescente di Paolo:

1° LETTERA AI CORINZI , CAPITOLO 13.

(ICONA : UNA SPADA: E' IL SIMBOLO DI SAN PAOLO. CI RICORDA CHE IL MESSAGGIO
CRISTIANO E' COME UNA SPADA CHE DIVIDE LE PERSONE FRA COLORO CHE NON
VOGLIONO FAR NIENTE EPER CAMBIARE IL MONDO E COLORO CHE - COME GLI SCOUTS-
INDOSSANO UNA UNIFORME PER DIRE A CHIARE LETTERE CHE VOGLIONO LASCIARE IL
MONDO UN PO' PIU' BUONO).

Don Romano Nicolini - Riccione - Tel. 0541 606577
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